Massa San Nicola: Avviata un’attività di studio con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina per il recupero di uno degli antichi mulini ad acqua ancora presenti sul torrente a monte del villaggio.

E’ stata avviata nei giorni scorsi un’attività di studio con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Messina finalizzata al recupero architettonico e funzionale di uno degli antichi mulini ancora presenti e riconoscibili siti a monte del villaggio di Massa San Nicola sul Torrente Corsari.

Si tratta certamente ancora solo di un primo passo verso quella che è la finalità vera e concreta condotta dal Movimento Casali di Tramontana in favore delle tutela, della riscoperta e valorizzazione del territorio che comprende tutti i nostri villaggi e contrade.

L’idea è quella di far rinascere e riscoprire le bellezze e le particolarità storico/architettoniche sperse nel nostro circondario, partendo intanto dallo studio e dal possibile recupero di quanto ad oggi ancora esistente per poi, successivamente, promuoverne la fruizione e l’impiego anche a fini turistici e commerciali, dando cosi nuova linfa ed economia ad un territorio diversamente condannato alla rovina materiale e demografica.

Proprio per questo si è iniziato intanto con questo primo sopralluogo congiunto fra nostri Soci del Gruppo Fondi Europei e Docenti, Tecnici e Tesisti dell’Università di Messina, con l’intento di avviare uno studio finalizzato ad un progetto di recupero, intanto infrastrutturale, di uno dei mulini citati in oggetto.

Il mulino scelto, l’unico per la verità che mantiene ancora riconoscibili tali caratteristiche, si presenta comunque in cattive condizioni di conservazione. La perdita di funzione e l’abbandono del terreno circostante hanno causato diversi degradi e lesioni.

Risultato dell’incuria: crollo dei tetti a falde, implosione di materiali lapidei, fessurazioni e lesioni più importanti legate a spinte orizzontali. Il fabbricato risulta ricoperto, per buona parte, da vegetazione infestante. Numerosi sono i crolli lungo la condotta d’acqua che alimentava la ruota verticale.

All’interno sono presenti alcune ruote in pietra per la macinazione del grano ed, in pessimo stato di conservazione, gli ingranaggi che le mettevano in moto. Anche il terreno circostante versa in totale stato di abbandono e l’area del mulino risulta conseguentemente difficilmente accessibile.

Nonostante questo, saranno comunque a breve avviati interventi di ripulitura e scerbatura e si procederà poi all’avvio della fase di studio e di progettazione.

Uniti si vince…!!!

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