Ad un anno dalle dichiarazioni formali di Poste Italiane sulla volontà di valutare positivamente e fornire una data definitiva per l’aumento dell’offerta di servizio anche dell’Ufficio Postale di Massa San Giorgio, il Movimento Casali di Tramontana, con l’invio di una nuova nota, chiede adesso il definitivo ripristino dell’apertura dello stesso ai tre giorni settimanali, cosi come già fatto per altri Uffici Postali della zona che interessano circa lo stesso numero di cittadini residenti.
L’Ufficio in questione è stato quello maggiormente interessato dalle riduzioni dei giorni di servizio, ed ancora ad oggi, con un’unica apertura antimeridiana a settimana, è rimasto quello più colpito dai provvedimenti legati alla situazione pandemica.
Questo forte ridimensionamento relativo alle aperture settimanali è ricaduto e continua a ricadere ancora oggi in termini di disagio sulle spalle dei cittadini non solo di Massa San Giorgio ma anche di quelli dei villaggi limitrofi come Massa Santa Lucia e Massa San Giovanni.
In merito a questa situazione, Poste Italiane lo scorso anno a luglio aveva già fornito al Movimento un riscontro e l’impegno a valutare positivamente e concretamente la possibilità e l’idea del ripristino di una riapertura a giorni alterni del suddetto Ufficio, poi fra l’autunno e l’inverno scorsi, con il ritorno di una nuova ondata pandemica la questione è rimasta congelata e ferma in attesa di tempi migliori e di condizioni più favorevoli.
L’interlocuzione informale fra Poste Italiane e Movimento Casali di Tramontana non si è comunque mai interrotta durante questo periodo e si è oggi a conoscenza di un piano di valutazione e revisione delle aperture degli Uffici Postali dell’intera regione che dovrebbe concretizzarsi a partire dal prossimo mese di settembre.
A tal fine, con l’invio di una nuova nota, qui sotto allegata, il Movimento intende porre all’attenzione e sollecitare ancora una volta Poste Italiane ad ampliare l’offerta di servizio ed i giorni di apertura dell’ Ufficio di Massa San Giorgio, cosi come è già avvenuto progressivamente per altri Uffici Postali della zona con circa lo stesso numero di cittadini residenti.
A seguire in allegato la nuova nota inviata a Poste Italiane e subito dopo la nota di riscontro di Poste Italiane ricevuta al Movimento lo scorso luglio 2020.