“Le Vie dei Tesori” valorizza le bellezze del nostro territorio. Dal 12 al 27 settembre si potranno visitare le Chiese e villaggio fantasma di Massa San Nicola, la Chiesa di San Giovanni Battista e la Villa Stefania di Castanea delle Furie.

Anche quest’anno dal 12 al 27 settembre torna “Le Vie dei Tesori” l’iniziativa dedicata alla valorizzazione del patrimonio culturale, monumentale e artistico siciliano. Si tratta di un evento imperdibile per riscoprire non solo luoghi e monumenti di notevole bellezza ed importanza presenti nei nostri villaggi, ma anche un occasione unica per conoscerne la storia e la loro origine.

Questi nello specifico i luoghi presenti sul nostro territorio che si possono visitare:

Chiese e villaggio fantasma di Massa San Nicola:

La più piccola delle quattro “masse”, un tempo definite la Svizzera di Messina. Un minuscolo villaggio abbarbicato sulle colline in cui il tempo sembra essersi fermato. Massa San Nicola, il cui nome deriva da “masseria” (ciò che in origine era questo luogo) è un borgo che a partire dal secondo dopoguerra è andato sempre più spopolandosi fino a svuotarsi del tutto. Oggi è un paese fantasma posto sotto il vincolo della Soprintendenza ai Beni culturali, un luogo irreale che racconta storie d’altri tempi. Faceva parte della proprietà di un monastero basiliano e poi del duca di Furnari, le sue origini certe sono datate attorno al XVIII secolo, ma la presenza di una chiesetta medievale, ridotta ormai un rudere e individuata come Santa Maria della Scala, indica una datazione più antica, risalente almeno al Quattrocento. In posizione dominante sorge la chiesa di San Nicola di Bari, ricostruita dopo il terremoto del 1908.

Chiesa di San Giovanni Battista – Castanea delle Furie:

Con la sua imponente torre merlata, è la chiesa più importante di Castanea delle Furie, villaggio adagiato sulle colline a dieci chilometri da Messina. Dedicata al patrono San Giovanni Battista, le sue origini risalgono al Cinquecento, sotto la giurisdizione dei Cavalieri Gerosolimitani. Importante il prospetto con il portale maggiore che presenta l’emblema della monarchia spagnola con gli stemmi della Città e il celebre motto “Gran Mirci”, cioè grandi grazie (lo stesso che si trova all’ingresso del municipio di Messina). Secondo gli studiosi il ringraziamento diventato motto è attribuibile o all’imperatore bizantino Arcadio (liberato dai messinesi dalla prigionia a Tessalonica) o ai francesi, storici alleati sin dalle Crociate. Parzialmente distrutta dal terremoto del 1908, all’interno conserva alcuni paliotti in marmo, decorati da suggestivi arabeschi colorati. Oltre alla preziosa statua del patrono del 1690, c’è anche un leggendario quadro che raffigura San Giovanni. Il dipinto, infatti, sarebbe naufragato sulla costa tirrenica nella vicina Rodia e poi trasportato a Castanea. Ancora oggi, in occasione il 14 giugno, una copia del quadro viene posto su una barca e, una volta approdato sulla spiaggia, viene riportato dai pellegrini fino al borgo lungo un sentiero.

Villa Stefania – Castanea delle Furie:

Aristocratica dimora estiva della famiglia Roberto, Villa Stefania fu realizzata nella prima metà del Novecento dall’architetto messinese Camillo Puglisi Allegra, noto per essere autore anche della Camera di Commercio e della Galleria Vittorio Emanuele. Viene conosciuta dalla gente del posto anche come Villa Alfè per le iniziali dei pronipoti di Stefania Filiberto, la nobildonna alla quale il marito Federico Roberto fece dedicare la dimora. La villa, in stile eclettico, è posta in cima a un poggio ricco di vegetazione, cui si accede da un vialetto che ha inizio dalla strada provinciale che porta a Castanea delle Furie. La villa racchiude al suo interno stucchi di valore e variopinti decori; dalla sua terrazza si gode di un panorama incantevole che spazia dal golfo di Milazzo alle isole Eolie.

Per qualunque altra informazione legata all’evento bisogna fare riferimento al sito ufficiale Le Vie dei Tesori: leviedeitesori.com/messina/

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