Inviata al Prefetto ed al Sindaco di Messina, una nota via Pec relativa ai disservizi di Poste Italiane per il pagamento delle pensioni di aprile 2020.

Inviata al Prefetto ed al Sindaco di Messina, una nota via Pec, relativa ai disservizi che si prospettano da parte di Poste Italiane per il pagamento delle pensioni di aprile 2020 presso gli Uffici Postali del nostro territorio.

Il Movimento è venuto a conoscenza nella giornata di oggi 25 marzo 2020 della determinazione di Poste Italiane di modificare la consueta erogazione delle pensioni relative al corrente mese di aprile, dirottandola, a causa di alcuni uffici postali chiusi sul nostro territorio, verso altri uffici molto più distanti dalla residenza dei nostri concittadini pensionati.

Si tratta in particolare della temporanea chiusura, fra i cinque Uffici ancora esistenti sul territorio (Castanea delle Furie, Massa San Giorgio, Spartà, Salice e Gesso), di quelli di Castanea e Spartà, nei quali dunque non ci si potrà recare per il consueto ritiro della pensione da parte di chi normalmente utilizza a tal fine gli stessi.

Al danno si è aggiunta anche la beffa perché, per quanto di nostra conoscenza, l’utenza sarà obbligata non solo ad una turnazione alfabetica, come già ampiamente segnalato, ma anche, per chi afferisce normalmente ai suddetti Uffici di Castanea e Spartà, di doversi recare obbligatoriamente, per ottenere il pagamento della propria pensione, presso gli Uffici Postali, rispettivamente, di Scala Ritiro, in sostituzione di quello di Castanea, e Villafranca Tirrena per tutta l’area di competenza di quello di Spartà.

E’ stata quindi prontamente formulata una nota, già inviata via Pec al Prefetto di Messina, la Dott.ssa Maria Carmela Librizzi, ed al Sindaco di Messina Dott. Cateno De Luca, affinché possano prontamente adoperarsi per scongiurare questo pesantissimo disservizio perpetrato ai danni del nostro territorio e della nostra cittadinanza, in un momento in cui fra l’altro incombe su tutti, ma in particolare sulle persone anziane, il rischio di contrarre il temibile Covid19, ormai tristemente noto a tutti.

Confidiamo adesso dunque in un pronto riscontro da parte delle Autorità competenti.

Nell’attesa ecco qui di seguito il testo della nota inviata via Pec in data odierna.

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